giovedì 17 gennaio 2013

IX MEDITERRANEI






PEDRO CANO a TREVISO
(27 gennaio- 3 marzo)
Orario: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 20.





Dopo Cartagena e Roma, la personale di Pedro Cano sui luoghi del Mediterraneo 
è in mostra a Treviso: un viaggio emozionante in questi suoi acquerelli 
dove la trasparenza e la forza espressiva diventano pura poesia. 
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"Il Mediterraneo" scrive Pedro Cano sul catalogo della mostra "è stato lo scenario nel quale ho trascorso gran parte della mia vita, e ho dedicato alle sue terre e alle sue città migliaia di opere su carta, tele e soprattutto moltissimi quaderni che mi hanno accompagnato nei miei viaggi... Mediterraneo come viaggio personale ed affettivo, dove i nove posti, tre isole e sei città, appartengono al mio vagabondare dalla Turchia all'Egitto e dalla Grecia fino alle Baleari... Il mare è un sipario invisibile. Non appare, benchè sia il protagonista/ creatore dei luoghi.... Ho rappresentato Alessandria attraverso ritratti di Alessandro Magno,vecchi alfabeti, carte marine ed ipotesi ricostruttive del faro."

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" A Cartagena ho dedicato la mia attenzione al sale. Ai tonni e polipi, che si asciugano al vento, e alle memorie delle vecchie anfore dove trasportavano il garum (1)."


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" Istanbul è santa Sofia. Eretta per Giustiniano come gran tempio del Cristianesimo, diventa lo schema di tutta l'architettura religiosa islamica..."

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"Maiorca, conosciuta come luogo di vacanza,viene rappresentata solamente attraverso le finestre di un chiostro della certosa di Valldemossa, dove Chopin si curava lontano dai freddi inverni del nord dell'Europa"

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"Spalato è il Palazzo di Diocleziano. Costruito come dimora e mausoleo dell'imperatore, si trasforma a poco a poco in un  rifugio e dopo in una città, dove oggi vivono ancora tremila persone all'interno del palazzo."

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"A Patmos, in Grecia, il primo giorno di maggio si raccolgono nei campi fiori e frutti e si appendono come collane alle porte delle case. Olivo, grano ed uva ma anche rose, limoni e una lavanda selvatica che il giovedì santo viene buttata a terra per calpestarla."

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" Napoli è la smorfia. Non comprendo come ancora non si è realizzato un lavoro colto su questo gioco che coi suoi novanta numeri con figure è uno dei tesori della civiltà partenopea"

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"La Sicilia ha una memoria greca, la Venere di Siracusa, il satiro di Mazara del Vallo ed il giovane di Mozia, di fronte e di spalle, ci parlano dell'importanza del mondo classico nell'isola più grande del Mediterraneo"







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"Era difficile Venezia. Dopo Turner, è impossibile dipingerla. 
Osservai le paline, cioè i pali che emergono dalla laguna come liste oblique di colore e che sicuramente raccontano storie che neanche gli abitanti dei palazzi circostanti conoscono."
 

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1) Il garum è una salsa liquida di interiora di pesce e pesce salato che gli antichi Romani aggiungevano come condimento a molti primi piatti e secondi piatti.




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